La Fotografia. The Photography.

La Fotografia. Una Forma Espressiva E Comunicativa Che Trascende Enormemente I Confini Della Realtà.

The Photography. An Expressive and Communicative Form That Greatly Transcends The Boundaries of Reality

Questo è un post abbastanza ambizioso, che cerca di coprire alcuni aspetti meno banali di quello che è un mondo gigantesco, quello della fotografia, che può apparire semplice agli occhi di un profano, ma che nasconde un’infinità di contraddizioni e di complessità. Come tutta la nostra esistenza, del resto.

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This is a rather ambitious post, which aims to cover some of the less trivial aspects of what is a gigantic world, that of photography, which may appear simple to the eyes of non expert people, but hides an infinity of contradictions and complexities. Just like our entire existence, after all.

Le differenze percettive.

Perceptual Differences.

I nostri occhi, ad esempio. Non esiste nulla di più lontano del funzionamento del nostro sistema visivo rispetto ad una fotocamera. Uno è un sistema attivo di percezione e costruzione ATTIVA della realtà, attraverso una serie estremamente complessa di livelli diversi nel nostro sistema nervoso centrale, mentre una fotocamera è uno strumento solamente passivo in cui un segnale - la luce - viene registrata da un supporto sensibile ( sensore o pellicola poco importa ) ed un processo elettronico o chimico porta all’immagine finita.

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Our eyes, for example. There is nothing more different from the functioning of our visual system compared to a camera. One is an active system of perception and ACTIVE construction of reality, through an extremely complex series of different levels in our central nervous system, while a camera is merely a passive tool in which a signal - light - is recorded by a sensitive medium (sensor or film, it doesn’t matter much) and an electronic or chemical process leads to the finished image.

Le differenze di supporti.

Differences between film and digital.

Tra pellicola e digitale, in realtà, cambia assai poco. I principi fisici e ottici sono ESATTAMENTE gli stessi. Quindi si fotografa in digitale esattamente nello stesso modo in cui si scattava a pellicola. Uniche differenze: i margini di recupero in digitale sono maggiori nelle ombre, a pellicola nelle alti luci. Quello che cambia davvero radicalmente è solamente un punto filosofico, che però è cruciale. Il negativo chimico rimane unico. il negativo digitale - Il Raw - che va comunque sviluppato esattamente come un negativo chimico -invece è replicabile e copiabile all’infinito. Oggi in digitale è possibile ottenere esattamente la stessa resa di qualsiasi pellicola. Anzi qualitativamente si può andare ben oltre. Bisogna solo saper padroneggiare lo sviluppo in camera chiara con un software specifico ( Lightroom, Capture One, DXO, Exposure X etc ). Ma la magia del negativo a pellicola, unico, irreplicabile e delicato, rimane storia a se.

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Between film and digital, in reality, very little changes. The physical and optical principles are EXACTLY the same. Therefore, photographing in digital is done in exactly the same way as it was with film. The only differences: digital has greater recovery margins in shadows, while film has them in highlights. What truly changes radically is only a philosophical point, but it is crucial. The chemical negative remains unique. The digital negative - the Raw file - which still needs to be developed just like a chemical negative, is replicable and can be copied infinitely. Today, in digital, it is possible to achieve exactly the same results as any film. In fact, qualitatively, it can go far beyond. One just needs to master development in a lightroom with specific software (Lightroom, Capture One, DXO, Exposure X, etc.). But the magic of the film negative, unique, irreplaceable, and delicate, remains a story of its own.

Il Paradosso Del Tempo. L’Illusione Di Poter Fermare Un Momento.

The Paradox of Time. The Illusion of Being Able To Catch A Moment.

The grandson runs to meet his grandfather, who is about to enter the house, to follow the preparation of his daughter, the bride, and of the grandson himself.

Un approccio fotogiornalistico al matrimonio è quel che serve in un’ottica di tutela della memoria famigliare.

A photojournalistic approach to wedding photography is what is needed to preserve family memories.

Un fotogramma. Una stampa. Un pezzetto di carta stampato che racchiude ciò che è stato. Un frammento di tempo che non c’è più. Ed ogni volta che guarderemo quel pezzetto di tempo, nello scorrere della nostra esistenza, lo leggeremo sempre in modo un po’ diverso. Di volta in volta. La nostalgia, cioè l’amore che resta, gioca un bello scherzo a tal riguardo. Ma gli elementi in gioco sono molteplici. Come questa foto di matrimonio. Sono passati circa 5 anni da questa foto. Pensate tra 30 anni, quando il nipote riguarderà quello slancio entusiastico, carico d’amore verso il nonno che arriva a casa per assistere alla preparazione e all’uscita di casa della figlia e di tutta la famiglia ( che poi è la mamma del bimbo in questione ). Esattamente che valore assumerà nel tempo, questa fotografia? Eppure questo stratificarsi di significati e senso è possibile solo e soltanto attraverso una stampa. Questo è l’incredibile valore di una fotografia. Sopratutto quelle non messe in scena. Perché esprimono una memoria. Che può essere familiare come nell’esempio soprastante o sociale come nell’esempio sottostante. Nella street photography il referente è il sociale, la società, nella fotografia di eventi o cerimonia invece il referente rimane il nucleo familiare o affettivo che lo riguarda.

Per come lavoro io, Federico Zaza, e in generale questo studio, la priorità rimane il valore della fotografia in una prospettiva a lungo termine. Fotografate, fotografate davvero quello che amate. Ma anche quel che odiate. O quel che state studiando. E stampate, stampatele quelle foto. Instagram ci sta allontanando drammaticamente da quel che davvero conta. La spettacolarizzazione in quanto tale, persino dei nostri pasti. I filtri a rendere sempre più lontana la realtà. In nome di un’estetica di plastica. Di un’esistenza di plastica. Appaio su Instagram, quindi devo essere instagrammabile. Il dramma è esattamente questo. Se avete bisogno di un filtro per poter abbellire quel che vi circonda, forse è perché cominciate a non essere più in grado di vederla, l’enorme bellezza del quotidiano. In parte è colpa di questi social, di riferimenti che non hanno alcuno spessore, la facilità e la semplicità sono diventate seduttive perché nessuno vuol fare più un minimo sforzo per capire il mondo e per capirsi. Ma state tranquilli che alla fine - purtroppo - i conti tornano quasi sempre. E quando vi mancheranno quei momenti quotidiani, spontanei, semplici - che poi semplici non sono - sarà troppo tardi perché avrete dato importanza ad altro. Rimarrà la patina, la plastica, la copertina di Vogue. Cambiate direzione ora, che siete in tempo. Stampate quei ricordi. E vivetevi quelle stampe. Godetevi quelle stampe.

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A frame. A print. A little piece of printed paper that encapsulates what once was. A fragment of time that no longer exists. And every time we look at that piece of time, throughout the course of our existence, we will read it slightly differently each time. Nostalgia, that is the love that remains, plays a significant role in this. But the elements at play are numerous. Like this wedding photo. About 5 years have passed since this photo was taken. Imagine 30 years from now, when the grandchild looks at that enthusiastic, love-filled moment of the grandfather arriving home to witness the preparations and the family's departure (who is the mother of the child in question). Exactly what value will this photograph hold over time?

Yet this layering of meanings and sense is possible only through a print. This is the incredible value of a photograph, especially those not staged. Because they express a memory. Whether it be a family memory as in the above example, or a social memory as in the example below. In street photography, the reference is the social context, the society, whereas in event or ceremony photography, the reference remains the family or emotional core involved.

For how I, Federico Zaza, work, and generally this studio, the priority remains the value of photography from a long-term perspective. Photograph, take pictures of what you love. But also what you hate. Or what you are studying. And print those photos. Instagram is dramatically distancing us from what truly matters. The spectacularization for its own sake, even of our meals. Filters that make reality increasingly distant. In the name of a plastic aesthetic. Of a plastic existence. I appear on Instagram, therefore I must be Instagrammable. The tragedy is exactly this. If you need a filter to beautify what surrounds you, perhaps it is because you are starting to lose the ability to see the immense beauty of the everyday. In part, it's the fault of these social networks, of references that lack depth; ease and simplicity have become seductive because no one wants to make the slightest effort to understand the world and themselves. But rest assured that in the end—unfortunately—the bill almost always comes due. And when you miss those daily, spontaneous, simple moments—which are not simple at all—it will be too late because you will have given importance to something else. What will remain is the appearance, the plastic, the Vogue cover. Change direction now, while you still can. Print those memories. And live with those prints. Enjoy those prints.

A man walks under a downpour, with an umbrella and pulling a bicycle, at night in Piazza Navona, Rome.

Foto del mio progetto su Roma, Black. Il libro è in vendita su questo sito.


La Fotografia Di Matrimonio.

Wedding Photography.

Lo stesso concetto vale per la fotografia di matrimonio. Che valore avrà un servizio fotografico di nozze, se l’unica chiave di ricerca è quella della fotografia patinata? Quando dopo 20 anni rivedrete le perfette fotografie messe in posa da un eccellente fotografo - regista che vi avrà condotto lungo tutta la giornata, cosa rimarrà? Sarà la memoria del vostro giorno indimenticabile o il ricordo di un servizio professionale venduto benissimo - e spesso a prezzi altissimi? Vedo un settore in cui si naviga a vista, seguendo trend che durano 3-4-5 anni. Non ci siamo mai uniformati a questo standard. Per noi è inaccettabile. Ogni storia è unica e va raccontata in maniera unica. Compresa color correction e post produzione. Ma anche il tipo di taglio fotografico da dare all’evento. Lo scotto da pagare è commerciale, certo. Molto più complicato vendere se non si ha una pagina IG perfettamente uniforme. Ma le sfide semplici non ci sono mai piaciute. Amiamo l’idea di trovare una chiave interpretativa insieme alle coppie, cercando un’estetica, una forma ed un approccio che siano rispondenti a quel che è la storia di chi si sta per sposare.

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The same concept applies to wedding photography. What value will a wedding photo service have if the only criterion is glossy photography, pure aesthetic ? When, after 20 years, you look back at the perfectly posed photographs by an excellent photographer-director who guided you throughout the day, what will remain? Will it be the memory of your unforgettable day or the recollection of a professionally sold service—often at very high prices?

I see a sector navigating blindly, following trends that last 3-4-5 years. We have never conformed to this standard. For us, it is unacceptable. Every story is unique and must be told in a unique way, including color correction and post-production. But also the type of photographic style to give the event. The commercial price to pay is high, certainly. It's much more complicated to sell if you don't have a perfectly uniform IG page.If you don’t follow the trends. But we have never liked easy challenges. We love the idea of finding an interpretive key together with the couples, seeking an aesthetic, a form, and an approach that reflects the story of those who are about to get married.

Bride and groom first dance while the group is playing .

Il primo ballo degli sposi.

Bride and groom first dance.

The little brother carries his little sister on his shoulders as they walk on the lawn, dressed as a pageboy and flower girl, shortly before the wedding. In the background, the father kneels in front of the bride to be.

Un esempio di approccio fotogiornalistico al matrimonio, con una ricerca estetica specificamente studiata per la coppia.

An example of a photojournalistic approach to wedding photography, with an aesthetic specifically tailored to the couple.

The father is embraced by his son in a very emotional moment of their preparation before the ceremony, while in the foreground, the little sister is putting on her shoes.

La preparazione dello sposo insieme ai figli.

Groom’s getting ready with his children.





Il Mosso, Come Solo La Fotografia può mostrarci.

THE BLUR, AS ONLY PHOTOGRAPHY CAN SHOW US

La nostra, la visione umana è una visione in movimento continuo. Eppure ricordiamo per immagini singole, statiche. Ricordiamo per fotogrammi. Curiosamente però, il mosso lo possiamo apprezzare molto di più in fotografia, giocando con tempi espositivi adeguati al movimento del soggetto ripreso. Questo paradosso, poetico e profondo, del movimento che appare evidente - perché congelato - solo nella staticità del fermo immagine che si sedimenta nella memoria e nella carta stampata, nell’abitato e nel passato, è meraviglioso.

Un altro modo di raccontare il tempo, che solo la fotografia ha. La meraviglia di raccontare il movimento. In un’immagine statica.

In effetti conosco un solo modo per fregare il tempo. Per questo fotografo.

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Our vision, human vision, is in constant motion. Yet, we remember in single, static images. We remember in frames. Curiously, though, we can appreciate blur much more in photography, playing with exposure times appropriate to the movement of the subject being captured. This paradox, poetic and profound, of movement becoming evident—because it is frozen—only in the stillness of a snapshot that settles in memory and on printed paper, in the inhabited and the past, is wonderful.

Another way to tell time, that only photography possesses. The wonder of capturing movement in a static image.

In fact, I know only one way to cheat time. That's why I photograph.

A man asleep on a bench in Piazza Navona at night, while tourists pass by him, blurred. Black and white photo.

Fotografia di strada, Roma, Piazza Navona.

Street Photography in piazza Navona, Roma.

A man walks quickly near a large window. He appears almost completely invisible due to being very blurred.

“Ghost”- Eur, Rome, 2024




Lo Spazio Fotografico. Perdersi, Cercare, Ritrovare, Ritrovarsi.

The Photographic Space. Getting Lost, Searching, Finding, Finding Oneself

Si può interrpretare la fotografia in un’infinità di modi diversi. Mettere ordine in un caos assoluto, che è il mondo. Giocare ed interpretare quel caos. Travalicare la coscienza e il reale per arrivare ad un significato più intimo e personale. Come, ad esempio, Mario Giacomelli. Oppure raccontare storie. Che sia fotogiornalismo o storytelling. Quando si inizia a fotografare, per prima cosa, è indispensabile esplorare. Questa esplorazione rende indispensabile una cosa: IL PERDERSI. Solo attraverso questo smarrimento sarà poi possibile trovare un sentiero, quello nostro. Esistono un’infinità di fasi, sfumature e possbilità. Qui stiamo solo generalizzando e semplificando un percorso estremamente complesso e sempre personale. Ma la linea generale, la ricerca, il cercare un sentiero proprio è corretto. Il cercare, il perdersi e il trovare è un concetto piuttosto semplice e scontato all’inizio del proprio percorso fotografico. In realtà questo processo è abbastanza continuo. Avviene anche dopo anni e anni d fotografia. Si procede attraverso una serie di evoluzioni, fasi estremamente creative e fasi di “stanchezza”. Ritorni ad elementi che avevamo lasciato e che in seguito - con altri mezzi e consapevolezza a disposizione - rielaboriamo in maniera diversa e più consapevole. Lasciate aperta la vostra mente. In particolare la capacità di stupirivi. La curisoità verso il mondo. Che da bimbi abbiamo avuto tutti. Ma molti rischiano di perdere con lil passare degli anni. Cercate di vedere il mondo anche con gli occhi di altri. Cercate di meravigliarvi. Non date per scontato nulla.

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Photography can be interpreted in an infinite number of ways. It brings order to absolute chaos, which is the world. It allows us to play with and interpret that chaos, transcending consciousness and reality to reach a more intimate and personal meaning. Like, for example, Mario Giacomelli. Or it can tell stories, whether through photojournalism or storytelling.

When starting out in photography, the first thing is to explore. This exploration necessitates one thing: GETTING LOST. Only through this disorientation can we then find a path, our path. There are countless phases, nuances, and possibilities. Here, we are merely generalizing and simplifying an extremely complex and always personal journey. But the general guideline—the search for one's own path—is correct. Searching, getting lost, and finding is a concept quite simple and obvious at the beginning of one's photographic journey. In reality, this process is fairly continuous. It happens even after years and years of photography.

One proceeds through a series of evolutions, extremely creative phases, and phases of "tiredness." We return to elements we had left behind and later— with different tools and awareness at our disposal— we rework them in a different and more conscious manner. Keep your mind open, especially your capacity to be amazed. Maintain your curiosity about the world, which we all had as children but many risk losing as the years go by. Try to see the world through the eyes of others. Seek to marvel. Take nothing for granted.




La composizione fotografica. Lo specchio del fotografo.

Photographic Composition. The Photographer's Mirror.




Le fotografie raccontano molto di più del fotografo, del suo modo di vedere il mondo, della sua emotività, di ciò che ritiene importante, piuttosto che del mondo in quanto tale. Questa però non dovrebbe diventare una scusa per ego ipertrofici che si mettono in mostra - tipo pavoni. Cercate sempre di essere onesti nel modo in cui costruite una narrazione. Il centro della narazione non siete voi. Almeno non dovreste esserlo. Progetti autoreferenziali a parte, che però trovo pericolosissimi. Perché davvero pensate di poter essere così tanto interessanti da poter diventare una chiave interpretativa? Le eccezioni esistono sempre, ovviamente. Ovviamente ci sarà sempre ANCHE il fotografo all’interno di quelle fotografie. Ad un livello diverso. Questo “abitare la fotografia” in senso autoriale deve\dovrebbe avvenire in maniera sensata. Esiste anche qui una giusta distanza. Ed esiste anche qui un equilibrio sensato. Cercare una storia in cui la gente che guarda possa capire o ritrovarsi in quella narrazione….o dare spunti di riflessione in un determinato senso. O ancora rispecchiarsi in una determinata emozione. Le strade, le chiavi, possono essere infinite.

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Photographs reveal much more about the photographer—their way of seeing the world, their emotions, what they consider important—rather than the world itself. However, this shouldn't become an excuse for hypertrophied egos to show off—like peacocks. Always strive to be honest in the way you build a narrative. The center of the narrative is not you. At least, it shouldn't be. Self-referential projects aside, which I find extremely dangerous. Do you really think you are so interesting that you can become an interpretative key? Exceptions always exist, of course.

Obviously, the photographer will always be present in those photographs as well, but on a different level. This “inhabiting the photograph” in an authorial sense should happen in a meaningful way. Here too, there is a right distance and a sensible balance. Seek a story where viewers can understand or find themselves in the narrative...or provide points of reflection in a certain sense. Or, again, mirror themselves in a specific emotion. The paths, the keys, can be infinite.




Bride and groom at end of the ceremony, are getting out of the church, while guests, relatives, parents are throwing rice.

Luxury WeddingI In Rome