Recensione della Fuji X100 VI. La regina delle compatte si riprenderà il trono? \ Fujifilm X100 VI review. Will the Queen of Compacts Reclaim Its Throne?
L’unica. La prima. La famiglia Fujifilm X100.
The only one. The first. The Fujifilm X100 family.
Da lei è partita la serie “X” di Fujifilm. La storia di Fujifilm nel digitale. A tal proposito non perdetevi, a breve, una folle e divertente comparativa tra la prima X100, la X100V e la X100 VI. Seguite questo blog e non perdetevi le nostre recensioni, i nostri articoli formativi, le nostre storie, i nostri lavori.
Il corpo macchina è rimasto quasi invariato, segno di un progetto iniziale davvero ben riuscito, fortunato e ben pensato. In queste ultime due generazioni è arrivato uno schermo orientabile ( ma fortunatamente sempre in asse con la macchina ) e nell’ultima, la sesta generazione, è aumentato di due mm lo spessore. Un’inezia. Serviva a far posto ad uno stabilizzatore - posto sul sensore - molto efficace. Cosa non semplice su un corpo macchina così piccolo, leggero e compatto.
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The only one. The first. The Fujifilm X100 family launched Fujifilm's "X" series, marking the brand's journey in digital photography. In light of this, don't miss out on an upcoming entertaining and insightful comparison between the first X100, the X100V, and the X100 VI. Follow this blog to not miss our reviews, educational articles, stories, and projects.
The camera body has remained almost unchanged, signifying a truly successful, fortunate, and well-conceived initial project. The last two generations have introduced an adjustable screen (but fortunately still aligned with the camera), and in the latest, the sixth generation, the thickness has increased by two millimeters. A minor change, necessitated to accommodate a very effective stabilizer - placed on the sensor. This is not an easy feat on such a small, light, and compact body.
Il mirino. L’ibrido intelligente.
The Viewfinder. The Smart Hybrid.
I punti di forza di questa macchina, anzi di questa famiglia di macchine, sono innumerevoli. Però sicuramente tra i primi punti - in ordine di importanza - c’è il mirino ibrido, nato proprio sulla Fujifilm X100, la prima generazione.
In un mirino diretto, un galileiano inverso, è stato integrato un mirino elettronico, in questa iterazione arrivato alla ragguardevole risoluzione di 3,69 mp. Per forza di cose l’ingrandimento non è eccezionale, un modesto 0,5X. Ma del resto è una macchina nata per sfruttare sopratutto il mirino ottico e secondariamente quello elettronico. Del resto esiste qualcosa di più preciso e raffinato del nostro occhio umano? Il mirino ottico è invece grande, luminoso. Le cornici che inquadrano il frame del 35 mm sono precise e correggono automaticamente l’errore di parallasse.
Come sulle Leica M, una volta abituati, si sarà in grado di anticipare l’azione, potendo vedere direttamente nel mirino quel che sta accadendo appena al di fuori di quel che stiamo inserendo nella nostra fotografia. Ragguardevole e interessante, creativamente parlando, poter sfruttare i diversi rapporti di formato disponibili su questa X100 VI. Oltre al tradizionale 3:2 troviamo il 4:3, il 5:4, l’1:1, il 16:9. Le cornici, nel mirino ottico, si adeguano di conseguenza. Ovviamente anche il mirino digitale si adegua ( ma questo è molto più scontato. ) Tutto ciò è stato reso possibile dall’esuberante risoluzione del nuovo sensore. Ben 40 mp. Che - come vedremo più avanti - avrà anche altri effetti positivi.
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The strengths of this camera, indeed of this family of cameras, are numerous. However, one of the primary features - in order of importance - is the hybrid viewfinder, introduced with the Fujifilm X100, the first generation. An electronic viewfinder has been integrated into a direct (reverse Galilean) viewfinder, this iteration reaching a remarkable resolution of 3.69 MP. Naturally, the magnification isn't exceptional, a modest 0.5X, but after all, the camera was designed primarily for the optical viewfinder and secondarily for the electronic one. After all, is there anything more precise and refined than our human eye? The optical viewfinder is large and bright. The frames that outline the 35mm frame are precise and automatically correct the parallax error. Like with the Leica M, once accustomed, you'll be able to anticipate action, being able to see directly in the viewfinder what's happening just outside of what we're capturing in our photograph. It's noteworthy and creatively interesting to exploit the different format ratios available on this X100 VI, including traditional 3:2, 4:3, 5:4, 1:1, and 16:9. The frames in the optical viewfinder adjust accordingly. Obviously, the digital viewfinder adjusts too (but this is much more taken for granted). All this was made possible by the exuberant resolution of the new sensor—40 MP, which will have other positive effects, as we'll see later.
Il nuovo sensore della Fujifilm X100 VI.
The New Sensor of the Fujifilm X100 VI.
Il nuovo sensore, appunto, cresce di risoluzione e ciò permette una serie di comodità non banali. Come appena visto, consente di poter scattare con formati diversi senza problemi di risoluzione. Ma consente anche di poter zoomare digitalmente ( si tratta di un semplice ritaglio ). Fujifilm ha studiato molto bene questa cosa. Semplicemente girando la ghiera di messa a fuoco, mentre in realtà stiamo utilizzando l’autofocus, saremo in grado di passare dai 35 mm nativi ai 50 mm equivalenti ( con megapixel di risoluzione ) o a 70 mmm equivalenti ( 10 megapixel di risoluzione )
Davvero comodissimo. Rende molto meno vincolante l’utilizzo di una macchina ad ottica fissa. Il sensore ad altissima risoluzione non implica sacrifici ne in termini di gamma dinamica, ne di malleabilità dei file in post produzione ( utilizzando il consigliatissimo Capture One ). Ottimo anche il rapporto segnale\rumore. Si può scattare in bassa luce senza problemi. Non siamo ai livelli delle migliori macchine Full Frame, ma non siamo neanche così lontani. Si può scattare senza problemi lungo l’intera gamma di sensibilità ISO ( 125-12.800 ) Un lavoro eccellente del nuovo sensore X-Trans CMOS 5 HR associato al nuovo processore X -5.
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The new sensor, indeed, increases in resolution, allowing for a series of non-trivial conveniences. As mentioned, it allows shooting in different formats without resolution problems. It also allows for digital zooming (essentially a simple crop). Fujifilm has thought this through very well. Simply by turning the focus ring, while actually using the autofocus, we'll be able to switch from the native 35 mm to equivalent 50 mm (with maintained megapixel resolution) or to 70 mm equivalents (10 megapixels of resolution). Extremely convenient. It makes the use of a fixed-lens camera much less limiting. The high-resolution sensor does not imply sacrifices in terms of dynamic range, nor in the malleability of files in post-production (using the highly recommended Capture One). Also excellent is the signal/noise ratio, allowing low-light shooting without issue. We're not at the level of the best Full Frame cameras, but not far off. You can shoot without problems across the entire ISO sensitivity range (125-12,800). Excellent work from the new X-Trans CMOS 5 HR sensor associated with the new X-5 processor.
Fujifilm X100 VI- Un tramonto a Torvaianica. Fujifilm X100 VI a sunset. Torvaianica, Rome.
Comandi ed ergonomia.
Controls and Ergonomics.
Il corpo macchina è rimasto estremamente simile a quello delle generazioni precedenti. Molto piccolo, compatto, leggero. Quelli che sono cambiati sono i comandi, diventati, di generazione in generazione più minimalisti e indispensabili. Da un lato i pochi pulsanti disposti sul dorso del corpo macchina rendono il grip sul corpo macchina migliore. Apparentemente, però, questo comporta una minor possibilità di personalizzazione. Non è esattamente vero. I comandi ci sono tutti, quelli che servono. Diversi pulsanti personalizzabili fisici, quattro pulsanti digitali personalizzabili ( in pratica basta fare uno swipe - cioè far strisciare un dito sullo schermo ) da uno dei quattro bordi verso il centro e si cambieranno le impostazioni personalizzate assegnate. Comodo e intelligente. A livello di ergonomia c’è poco da eccepire. La macchina è pensata davvero bene. Per chi avesse mani particolarmente grandi cii sono sempre diversi optional a rendere la macchina ancora più comoda. Vari thumb grip e small rig sono disponibili già oggi sul mercato. Come esistono custodie, anche molto “stilose”, dotate di grip aggiuntivi. Personalmente, seppur abbia mani abbastanza grandi, la preferisco “liscia”. Peso ingombri e dimensione ridotte sono uno dei grandi punti di forza di questa macchina.
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The camera body has remained extremely similar to previous generations: very small, compact, lightweight. What has changed are the controls, which have become more minimalist and essential from generation to generation. On one hand, the few buttons placed on the back of the camera body improve the grip. Apparently, this suggests a lesser possibility for customization, which is not entirely true. The necessary controls are all there, including several physical customizable buttons and four digitally customizable buttons (simply swipe a finger across the screen from one of the four edges towards the center) to change the assigned custom settings. Convenient and intelligent. Ergonomically, there's little to complain about. The camera is well-designed. For those with particularly large hands, there are various options to make the camera even more comfortable, including various thumb grips and small rigs already availableon the market, as well as stylish cases equipped with additional grips. Personally, even though I have quite large hands, I prefer it "smooth". Its weight, compactness, and reduced size are one of the camera's great strengths.
Velocità Operativa, Autofocus, Buffer E Raffica Della Fujifilm X100 VI.
Operational Speed, Autofocus, Buffer, and Burst of the Fujifilm X100 VI.
I comandi diretti, le ghiere tradizionali consentono un colpo d’occhio eccezionalmente chiaro sulle impostazioni utilizzate in quel momento. Il mio modo di lavorare con la X100 VI ( e prima di lei della X100V, della T e della prima versione ) è sempre stato legato alla tradizione. Con le ghiere sotto il pollice e indice della mano destra è possibile regolare i passaggi di vari parametri in terzi di stop ( cosa che sfrutto abbastanza regolarmente )
Oppure è possibile bypassare del tutto le ghiere tradizionali e utilizzare le ghiere secondarie, chiamiamole ghiere “digitali”. Ma in questo modo si perderebbe il grande vantaggio di avere sempre, a portata d’occhio, una visione d’insieme di tutti i parametri utilizzati ( sensibilità ISO compresa, che si trova nella finestrella all’interno della ghiera dei tempi di scatto ) . Una volta settanta la macchina, i pulsanti personalizzabili e con un minimo di “confidenza operativa”, la velocità operativa è elevatissima. E sopratutto è piacevolissima e divertente da utilizzare. Cosa sempre più rara nelle macchine fotografiche moderne.
L’autofocus è uno degli aspetti decisamente migliorati in questa versione, seppur già ampiamente promosso nella versione precedente, la X100V.
Il riconoscimento oggetti ( animali, treni, aereo, etc ) e persone ( corpo umano, occhi, viso ) funzionano decisamente bene. Funziona anche particolarmente bene il tracking, cioè l’ autofocus continuo ad inseguimento ( in AFC ). Gli errori riscontrati sono pochi e fa un buon lavoro anche a brevi distanze di messa a fuoco e con poca luce. Fate solo attenzione a posizionare il punto di messa a fuoco in una zona sufficientemente contrastata. Ben personalizzabili anche le aree di messa a fuoco. E sfruttate molto il riconoscimento visi \ corpo \ occhi.
Sempre ottimo l’autofocus singolo.
Rimane costante una certa rumorosità del modulo AF, che si nota un po’, perché la macchina è di una silenziosità pressoché assoluta.
Eccellente anche i sistemi di messa a fuoco manuale. Potete aiutarvi impostando il peaking rosso, in modalità “alto”. Nel mirino ottico impostate l’ingrandimento al 100% della zona che focheggiate in basso a destra ( basta spostare la ghiera preposta al controllo dei due mirino, sulla parte frontale della fotocamera ). Vi basterà letteralmente un colpo d’occhio per capire se state mettendo correttamente a fuoco. Tutto velocemente e senza mai perdere la visione d’insieme del fotogramma ( che sui sistemi mirrorless tradizionali è la modalità operativa standard più precisa per il manual focus ). In questo modo avrete anche l’enorme vantaggio di non perdervi i tanti vantaggi del mirino ottico. Gran lavoro, Fuji. Complimenti. Il buffer è sufficiente per un paio di secondi raffica in RAW con compressione loseless, alle velocità elevate ( 11-13-20 fps a seconda dell’otturatore utilizzato ).
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The direct controls and traditional dials provide an exceptionally clear overview of the settings being used at any moment. My way of working with the X100 VI (as well as with its predecessors, the X100V, the T, and the first version) has always been linked to tradition. With the dials under the thumb and index finger of the right hand, it's possible to adjust the exposure parameters in thirds of a stop (which I frequently utilize). Alternatively, you can bypass the traditional dials altogether and use what could be called "digital" dials. However, this would mean losing the significant advantage of having an at-a-glance overview of all used parameters (including ISO sensitivity, found in the small window inside the shutter speed dial). Once the camera is set up, the customizable buttons are defined, and with a bit of operational familiarity, the operational speed is very high. Moreover, it's incredibly pleasant and fun to use, a rarity in modern cameras. The autofocus is significantly improved in this version, although it was already highly praised in the previous model, the X100V.
Object (animals, trains, planes, etc.) and person (human body, eyes, face) recognition functions work exceptionally well. Continuous autofocus tracking (in AFC mode) also performs particularly well, with few errors, even doing a good job at short focusing distances and in low light. Just ensure to place the focus point on a sufficiently contrasted area. The focus areas are also highly customizable, and make good use of face/body/eye recognition. Single autofocus remains excellent. The autofocus module's noise is somewhat noticeable, given the camera's overall silence. Manual focus is also excellent. You can aid yourself by setting the peaking to red in "high" mode. In the optical viewfinder, set the magnification to 100% of the focus area at the bottom right (just move the dedicated dial to control the two viewfinders, on the front of the camera). A quick glance is all it takes to confirm if focus is accurately achieved. Everything is quick and never loses the overall frame view (which on traditional mirrorless systems is the most accurate standard operation mode for manual focus). This also retains the significant advantages of the optical viewfinder. Great job, Fuji. The buffer is sufficient for a few seconds of burst shooting in RAW with lossless compression at high speeds (11-13-20 fps depending on the shutter used).
Otturatore Centrale E Otturatore Elettronico.
Central Shutter and Electronic Shutter.
La Fujifilm X100 VI presenta tante unicità. L’otturatore centrale è un’altra peculiarità davvero rara, al di fuori del rarefatto mondo delle medio formato digitali e non. Ha una lunghissima serie di implicazioni positive. Tra cui, le più rilevanti sono: la silenziosità di scatto, una durata superiore - in termine di affidabilità - come numero di scatti rispetto ad un otturatore meccanico tradizionale, la possibilità di sincronizzare il flash con qualsiasi tempo di posa. L’unico limite è il tempo di posa più rapido che spesso non è esaltante. In questo caso, in realtà arriva comunque ad un rispettabilissimo 1\4000 di secondo. Sufficiente per quasi qualsiasi situazione di luce, anche volendo scattare a tutta apertura. Nel caso questo non fosse sufficiente la macchina ha un filtro ND integrato da 4 stop che permette di arrivare ad un’equivalenza - come luce passata - di 1\64.000 di secondo. L’otturatore elettronico arriva ad 1\180.000 ( !!) di secondo. Tuttavia va tenuto in considerazione che il tempo di read out del sensore è piuttosto lento. Quindi nel video il problema del rolling shutter è abbastanza presente, nelle foto possono insorgere problemi di flickering ( banding ) con luci artificiali che hanno frequenze particolari o deformazioni, con soggetti in movimento molto rapido \ e\ o molto ravvicinati.
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The Fujifilm X100 VI has many unique features. The central shutter is another rare peculiarity, outside the rarefied world of medium format digital and beyond. It has a long list of positive implications, including, most notably: the silence of the shutter, a longer lifespan in terms of reliability compared to a traditional mechanical shutter, and the ability to synchronize the flash at any shutter speed. The only limitation is the fastest shutter speed, which often is not very impressive. In this case, it still reaches a respectable 1/4000 of a second. Enough for almost any lighting situation, even when shooting wide open. If this isn't sufficient, the camera has a 4-stop integrated ND filter, allowing for an equivalent light reduction to 1/64,000 of a second. The electronic shutter goes up to 1/180,000 (!!) of a second. However, it's important to note that the sensor's readout time is somewhat slow. So, in video, the rolling shutter problem is quite evident, and in photos, flickering (banding) issues with artificial lights that have particular frequencies or deformations with very fast-moving subjects/close-up shots may occur.
Esposimetro e stabilizzatore.
Exposure Meter and Stabilizer.
Eccellenti entrambi. Non ho riscontrato i 6 stop dichiarati da Fuji ma 5 assolutamente si. Ben funzionale anche per il panning. L’esposimetro è assolutamente ben calibrato, tendente lievemente alla sottoesposizione.
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Both are excellent. I haven't noticed the 6 stops claimed by Fuji, but absolutely 5. Also very functional for panning. The exposure meter is very well calibrated, tending slightly towards underexposure.
Altre unicità secondarie.
Other Secondary Uniqueness.
20. Siamo arrivato a 20 simulazioni pellicola. Un’enormità di possibilità di poter avere scatti molto belli direttamente in JPEG. Oltre a queste ci sono una serie di possibilità, come il trattamento pelle ( regolabile su due livelli, “debole” o “forte” ). Le possibilità di personalizzazione sono davvero enormi. Se la curva di contrasto fosse stata regolabile su più di due punti / come era già sulla X100V, se fosse arrivata ad almeno 4-5 punti, sarebbe stata perfetta.
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We've reached 20 film simulations. A vast array of possibilities for getting very beautiful shots directly in JPEG. Beyond these, there are a series of options, like skin tone treatment (adjustable on two levels, "weak" or "strong"). The customization possibilities are truly vast. If the contrast curve could be adjusted on more than two points/as was already the case on the X100V, if it had reached at least 4-5 points, it would have been perfect.
Autonomia.
Battery Life.
Discreta. Con una media approssimativa di circa 450 foto a carica usando prevalentemente il mirino ottico. Si può ottenere di meglio ottimizzando tutto ( modalità aereo on, non utilizzando il display posteriore , etc )
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Decent. With an approximate average of about 450 photos per charge using primarily the optical viewfinder. Better performance can be achieved by optimizing everything (airplane mode on, not using the rear display, etc.)
Qualità d’immagine.
Image Quality.
Che dire? Straordinaria. Il nuovo stabilizzatore, unito all’otturatore centrale - delicatissimo - consente di di sfruttare a pieno l’esuberante risoluzione. Che può essere utilizzata comodamente anche come crop a 50 e 70 mm. La gamma dinamica è molto estesa, i colori magnifici. Rapporto segnale rumore ottimo, l’intera gamma ISO è pienamente sfruttabile. L’ottica - rivista con la generazione precedente, la Fujifilm X100 V è perfettamente in gradi di sfruttare tutti i 40 mp del sensore. Non è eccessivamente aggressiva come micro contrasto, in compenso è dotata di una plasticità e di una delicatezza invidiabili.
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What can I say? Extraordinary.
The new stabilizer, combined with the central shutter—exceptionally gentle—allows for the full exploitation of the exuberant resolution. This can comfortably be used even for digital zooming at 50mm and 70mm. The dynamic range is very broad, the colors magnificent. The signal-to-noise ratio is excellent, the entire ISO range is fully usable. The lens—revised with the previous generation, the Fujifilm X100V—is perfectly capable of leveraging all 40MP of the sensor. It's not overly aggressive in terms of micro-contrast, instead offering a pleasing softness and enviable delicacy.
Eur- Serie “Fantasmi” - Fujifilm X100 VI
EUR - Series 'Ghosts' - Fujifilm X100 VI
Sul campo.
In the Field.
Piccola, leggera. Con un laccio da polso entra tranquillamente in una tasca di una giacca larga o di un jeans largo. La dimensione giusta che permette di sostituire anche uno smartphone nella fotografia di ogni giorno. Personalmente la uso con il sistema Peak Design e posso variare velocemente tra tracolla da collo e laccio da polso. Semplice, comodo, veloce. Si, è diventata il mio strumento da appunti fotografici giornaliero. Divertimento, linearità e semplicità - una volta settata la macchina - sono impagabili. La qualità d’immagine è straordinaria, ed ogni generazione si avvicina sempre più alle full frame. Il divario cala ad ogni nuova iterazione tecnologica, ad ogni nuova generazione. L’ottica è davvero molto bella e considerando le dimensioni - un vero pancake con una luminosità elevata, visto che parliamo di una f2 - è straordinaria. Dotata di una resa delicata e di un “carattere” distintivo, regala immagini impeccabili, senza essere troppo clinica. Adattissima ad un certo tipo di fotografia per cui è pensata. Il mirino è straordinario, seppur imparagonabile a quello da cui chiaramente si ispira: il miglior mirino ottico al mondo, quello della Leica M11. Però messo in accoppiata con una lente cosi piccola, dotata di un AF assolutamente efficace, sensibile, costante e preciso, regala un gusto completamente diverso rispetto alla M. Una fotografia meno impegnata e impegnativa più leggera e facile, più istantanea. Non è un difetto. Sono due mondi completamente diversi, nonostante la somiglianza delle macchine. Personalmente possiedo la Leica M11 dal giorno 1 della sua uscita. Ma questa Fuji assume tutt’altro posizionamento nel mio corredo. E insieme convivono meravigliosamente. Il piacere di utilizzo di questa macchina è straordinario, e il rapporto dimensioni \ qualità d’immagine \ rapidità d’uso risulta imbattibile. Si, è tornata la regina. E dal mio punto di vista spodesta sia la Q3 che la Ricoh GR3 \ GR3X.
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Small, light. With a wrist strap, it easily fits into a large jacket pocket or loose jeans. The perfect size that allows it to even replace a smartphone for everyday photography. Personally, I use it with the Peak Design system and can quickly switch between a neck strap and a wrist strap. Simple, comfortable, fast. Yes, it has become my daily photographic notebook. The enjoyment, simplicity, and straightforwardness—once the camera is set—are priceless. The image quality is extraordinary, and with each generation, it comes closer to full-frame cameras. The gap narrows with each new technological iteration, with each new generation. The lens is truly beautiful, and considering its size—a real pancake with a high brightness level, given we're talking about an f2—is extraordinary. Equipped with a delicate rendering and a distinct "character," it delivers impeccable images without being overly clinical. Perfectly suited for the type of photography it's designed for. The viewfinder is extraordinary, though incomparable to the one it clearly draws inspiration from: the world's best optical viewfinder, that of the Leica M11. However, paired with such a small lens, equipped with an absolutely effective, sensitive, consistent, and precise AF, it offers a completely different taste compared to the M. A less demanding and challenging photography, lighter and easier, more instantaneous. Not a flaw. They are two completely different worlds, despite the similarity of the cameras. Personally, I've owned the Leica M11 from the first day it was released. But this Fuji occupies a completely different position in my gear. And together, they coexist wonderfully. The pleasure of using this camera is extraordinary, and the balance of size/image quality/operational speed is almost unbeatable. Yes, the queen has returned. And from my perspective, it dethrones both the Q3 and the Ricoh GR3/GR3X.
Pregi E Difetti.
Strengths and Weaknesses.
Pregi
Qualità d’immagine elevata.
Color science Fuji eccellente.
Autofocus affidabile, veloce e costante.
Mirino ibrido unico sul mercato.
Stabilizzazione efficace.
Infinite possibilità di personalizzazione dei file.
Qualità e personalizzazione dei JPEG.
Peso e dimensioni ridotte.
Comandi ben studiati e distribuiti lungo 3 livelli di accesso ( Pulsanti personalizzabili fisici e digitali, Menù rapido Q, My Menù ).
Raffica e buffer più che buoni.
Filtro ND integrato da 4 stop.
Sensore da 40 mp che consente di poter scattare a 35, 50 e 70 mm con diversi formati mantenendo una buona risoluzione.
Autonomia discreta utilizzando il mirino ottico ( considerando la capacità della batteria è buona ).
Ottica di ottimo livello.
Ottima resa in controluce.
Discreta capacità macro.
Display orientabile che rimane in asse con la fotocamera.
Buona implementazione del touch screen.
Divertente, appagante e grande semplicità operativa.
Velocità operativa.
Ottimi aggiuntivi ottici opzionali da 28 e 50 mm equivalenti.
Difetti
Caricabatterie non in dotazione ( è una cosa che avviene su quasi tutte le macchine sul mercato oggi. Non è accettabile. )
Utilizzando l’opzione “chiarezza” la macchina rallenta un filo troppo e lo scatto in raffica non è disponibile.
Menù complessi. Rivedibili alcune voci, necessita di una semplificazione. Ma una volta settanta non dovrete più entrarci.
Per alcuni utenti con mani molto grandi un grip aggiuntivo rende più comoda l’ergonomia ( ci sono tantissime soluzioni)
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Strengths
High image quality.
Excellent Fuji color science.
Reliable, sufficiently fast, and consistent autofocus.
Unique hybrid viewfinder on the market.
Effective stabilization.
Endless customization possibilities for files.
Quality and customization of JPEGs.
Compact size and weight.
Well-thought-out and distributed controls across 3 levels of access (Physical and digital customizable buttons, Quick Q Menu, My Menu).
More than good burst and buffer.
Integrated 4-stop ND filter.
40MP sensor that allows shooting at 35, 50, and 70mm with different formats while maintaining good resolution.
Decent battery life using the optical viewfinder (considering the battery capacity, it's good).
High-quality lens.
Excellent performance in backlight.
Decent macro capability.
Tiltable display that remains aligned with the camera.
Good implementation of the touchscreen.
Fun, satisfying, and straightforward operational simplicity.
Operational speed.
Excellent optional optical add-ons for 28 and 50mm equivalents.
Weaknesses
No charger included (a trend across nearly all cameras on the market today. It's unacceptable.)
Complex menus. Some items could be simplified. But once set, you'll hardly need to enter them again.
For some users with very large hands, an additional grip makes the ergonomics more comfortable (there are plenty of solutions available).
Using the "Clarity" option, the camera slows down a bit too much and burst shooting is not available.
Pregi e difetti nei confronti diretti con Leica Q3 e Ricoh GR\ GRX3.
Pros and Cons Directly Compared to Leica Q3 and Ricoh GR/GRX3.
Peso e dimensioni. Nettamente più compatta la Ricoh, ma la Fuji rimane comunque abbastanza tascabile. Completamente fuori scala la Leica. Le dimensioni della Fuji consentono ben altra presa e stabilità della Ricoh. E lo stabilizzatore è migliore. Inoltre la Ricoh è anche più buia di uno stop. Nel computo complesso l’equilibrio migliore è della Fuji.
AF. Leica e Fuji vincono agevolmente. Un piccolo vantaggio Fuji tra le due.
Manual Focus. Ognuna delle tre ha i suoi punti di forza, ma globalmente la Ricoh ha un sistema di snap focus molto efficace. La Leica ha la ghiera di messa a fuoco manuale meglio frizionata e con il miglior feedback tattile di qualsiasi macchina fotografica. La Fuji tuttavia può lavorare magnificamente attraverso il mirino ottico sfruttando una scala della profondità di campo e sfruttando un ingrandimento della zona che si sta mettendo a fuoco in basso a destra nel mirino ottico. Non si perde mai la visione d’insieme della foto. Se preferite comporre a mirino è un punto Fuji. Se preferite comporre a display un punto Ricoh.
Tropicalizzazione. La Leica Q3 vince nettamente. Costruzione esemplare e certificazione IP52. Ci si può scattare senza remore in condizioni davvero difficili. Ma non scordatevi di asciugarle per bene, dopo una poggia torrenziale. La Fuj è tropicalizzata, ma necessita di un paio di optional per renderla completamente tropicallizata e non ha uno standard certificato. La Ricoh, invece è lontana anni luce. Piuttosto delicata.
Mirino e display. A mani basse vince la Fuji. Il mirino ibrido è unico ed il display che rimane in asse con la macchina è persino più integrato nel corpo macchina ( sporge meno ) anche rispetto alla Leica Q3.
Autonomia. Discreta la Fuji. Tra il mediocre ed l’insufficiente le altre due. Che faticano ad arrivare a 250 scatti.
Qualità d’immagine. Siamo nell’eccellenza in tutti e tre i casi, ma tra le tre vince chiaramente Leica. Sia come gamma dinamica, colori, resa ad alti ISO. Ma la differenza non è enorme e rimane il difetto dell’ottica corretta digitalmente via sw. Ricoh e Fuji sono entrambe ottime.
Ottica. Sono tutte e tre ottiche indiscutibili. Ognuna con punti di forza e debolezze. La focale scelta da Fuji, però, è globalmente la già equilibrata rispetto ad un 28 o un 40 mm. Questa cosa è molto personale, ma si fa un discorso di massima. Per la maggior parte degli utenti un 35 mm è il fisso walk around per eccellenza, Fastidiosa la distorsione del 28 lux Leica, che però ha il rendering più bello ( poetico ed inciso con una pasta bellissima ). Notevole il 28 ed il 40 Ricoh. Nitidissimi. Un filo troppo aggressivi sul micro contrasto per i miei gusti, ma questa è una faccenda personale. Leggermente meno inciso il 35 Fuji, ma comunque molto nitido e dotato di un rendering molto bello e grande delicatezza. Non si sbaglia in nessun caso….ma il 35 mm è più versatile.
Stabilizzatore, Meglio Fuji di circa uno stop reale su Leica. Circa di uno stop e mezzo - due rispetto a Ricoh.
Flash integrato solo nel caso di Fuji. Che è una bella comodità, visto che tutte e tre le macchine vantano l’otturatore centrale, Ed un flash integrato vi consente di sfruttare gli enormi vantaggi di questa tipologia di otturatore.
Rapporto qualità prezzo. Vince Fuji. Offre un mirino unico al mondo ed un’ottima serie di features. Molto specialistica la Ricoh che costa un prezzo assolutamente onesto. Carissima la Q3 ad un prezzo vicino ai 6000 €.
Si, la regina è tornata, per caratteristiche, piacevolezza di utilizzo, efficacia, rapporto qualità prezzo e caratteristiche tecniche centra un equilibrio felicissimo. Le due concorrenti, validissime, mancano qualcosa in una direzione o in un’altra.
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Size and Weight: Ricoh is notably more compact, but Fuji remains quite pocketable. Leica is completely off-scale. Fuji's size allows for a better grip and stability than Ricoh. Plus, the stabilizer is better. Also, Ricoh is about a stop darker. In overall balance, Fuji has the edge.
AF: Leica and Fuji easily win, with a slight advantage for Fuji between the two.
Manual Focus: Each of the three has its strengths, but globally Ricoh has a very effective snap focus system. Leica has the best-structured manual focus ring of any camera, perfectly weighted. However, Fuji can work wonderfully through the optical viewfinder, exploiting a depth of field scale and magnifying the focus area at the bottom right of the viewfinder. You never lose the overall view of the photo. If you prefer composing through the viewfinder, point for Fuji. If you prefer composing via the display, point for Ricoh.
Weather Sealing: Leica Q3 wins hands down. Exemplary construction and IP52 certification. You can shoot without worries in really challenging conditions. But don't forget to dry it well after a downpour. Fuji is weather-sealed, but requires a couple of accessories to make it completely weather-sealed, and it doesn't have a certified standard. Ricoh, on the other hand, is far behind. Extremely delicate.
Viewfinder and Display: Fuji wins easily. The hybrid viewfinder is unique, and the display that remains aligned with the camera is even more integrated into the camera body (less protruding) than even the Leica Q3.
Battery Life: Fuji is decent. The other two range from mediocre to insufficient, struggling to reach 250 shots.
Image Quality: Excellence in all three cases, but among them, Leica wins. Whether it's dynamic range, colors, high ISO performance. However, the difference is not vast and remains the defect of the lens digitally corrected via software. Ricoh and Fuji are both excellent.
Lens: All three lenses are beyond reproach, each with strengths and weaknesses. However, the focal length chosen by Fuji is overall the most balanced compared to a 28 or a 40 mm. This is very personal, but speaking generally, for most users, a 35 mm is the quintessential walk-around prime lens. The distortion of the 28 lux Leica is annoying, though it has the most beautiful rendering (poetic and incisive with beautiful bokeh). Ricoh's 28 and 40 are remarkable. Very sharp. A bit too aggressive on micro-contrast for my taste, but this is a personal matter. Slightly less incisive, the 35 Fuji, but still very sharp and with a very nice rendering and great delicacy. You can't go wrong in any case... but the 35 mm is more versatile.
Stabilization: Better on Fuji by about a real stop over Leica. About one and a half - two stops over Ricoh.
Integrated Flash: Only available on the Fuji. A nice convenience, given that all three cameras boast a central shutter. An integrated flash allows you to exploit the huge advantages of this type of shutter.
Price/Quality Ratio: Fuji wins. It offers a unique viewfinder in the world and an excellent series of features. Ricoh is very specialized and priced very fairly. The Q3 is quite expensive, priced close to €6000.
Yes, the queen has returned, achieving a delightful balance of characteristics, ease of use, effectiveness, price-quality ratio, and technical features. The two competitors, while valid, lack something in one direction or another.
Ringraziamenti e note tecnichr. acknowledgments and technical notes.
Si ringrazia Fotostore Fratticioli nella persona di Giorgio, per la possibilità della prova di questa macchina. Negozio consigliatissimo.
Le foto dei prodotti sono state effettuate con Leica SL2-s, Voigtlander 50 f1.0 e Profoto A2.
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Special thanks to Fotostore Fratticioli, represented by Giorgio, for providing the opportunity to test this camera. Highly recommended store.
Product photos were taken with Leica Sl2-s, Voigtlander 50 f1.0, and Profoto A2.